Perché le persone che consumano regolarmente marijuana, “i fattoni”, sono sempre rappresentati come magri e smilzi, anche se si sa che fumare marijuana provoca un aumento dell’appetito, generalmente conosciuto come “fame chimica”? [1] Questo è uno stereotipo, tuttavia ci sono alcune verità alle spalle.
In media, le persone che consumano regolarmente marijuana possiedono un minore BMI (indice di massa corporea) ed un girovita più piccolo di coloro che non lo fanno e ciò potrebbe essere solo una coincidenza; ma i sei stati più sani in America hanno tutti una sorta di riforma della marijuana medicinale. Ecco perché…
Sia il Cannabidiolo (CBD) che il ∆(9)-tetraidrocannabinolo (THC), i due più noti cannabinoidi della pianta di marijuana, possiedono differenti effetti sull’appetito. Sia il CBD che il THC interagiscono con il sistema endocannabinoide, che si trova in tutto il nostro corpo, un sistema che regola il metabolismo ed il deposito, il trasporto dei nutrienti e l’assunzione di energia dal cibo. Regolano queste funzioni tramite i recettori CB1, che si trovano ovunque in tutto in corpo.
Il THC si lega sulle cellule recettoriali nel cervello, che sono correlate all’attivazione del Gherelin (l’ormone dell’appetito), aumentando in tal modo la fame e l’appetito. Uno studio, condotto nel 2015 [2], su ratti obesi indotti a dieta, mostrò che il THC incrementava l’appetito dei ratti, ma impediva l’ulteriore aumento di peso, anche con una dieta ricca di grassi. Ciò è causato da una riduzione dell’apporto energetico nel sistema digestivo.
Allo stesso tempo è stato scoperto che il CBD è un soppressore dell’appetito. Non ti impedisce completamente di mangiare, ma ti fa sentire presto sazio. Uno studio inglese su questo tema, utilizzando ratti, mostrò che, in comparazione con i ratti a cui venne somministrata la molecola della cannabis Cannabinolo, i ratti a cui venne somministrato il CBD consumavano significativamente meno cibo durante il periodo dello studio[3]. La conclusione di tale studio fu che il CBD può ridurre l’assunzione di cibo, ma sono necessarie ulteriori ricerche sui suoi effetti anti-obesità.
Come con qualsiasi programma per perdere peso, l’esercizio fisico e la dieta sono le chiavi per il successo. Assumere solo olio di CBD non funzionerebbe interamente da solo, ma viene suggerito che determinate varietà di marijuana (quelle con più CBD, che sono principalmente le Sative) possono aiutare una persona a concentrarsi ed essere più attiva. Così come il THC rende il cibo più appetitoso, il fumo potrebbe aiutare le persone che hanno difficoltà ad adattarsi ad una nuova dieta.
[2] Cluny, N., Keenan, C., Reimer, R., Le Foll, B. and Sharkey, K. (2017). Prevention of Diet-Induced Obesity Effects on Body Weight and Gut Microbiota in Mice Treated Chronically with Δ9-Tetrahydrocannabinol.
[3] Farrimond JA, e. (2012). Cannabinol and cannabidiol exert opposing effects on rat feeding patterns. – PubMed – NCBI.