Gestire il Lupus con Cannabinoidi

lupus

Il Lupus è una malattia autoimmune cronica, che si stima colpisca 5 milioni di persone in tutto il mondo. Si verifica con più frequenza nelle donne (per il 90%) che negli uomini. È caratterizzata da un’infiammazione (sia acuta che cronica) di differenti tessuti corporei, incluse le articolazioni, i reni, i polmoni, la pelle, il sangue ed il cuore.

L’eziologia è tuttavia sconosciuta, ma una predisposizione genetica e fattori di rischio ambientali sono senza dubbio implicati. Il sistema genera una risposta immunitaria degli anticorpi contro le cellule sane e malate. I pazienti normalmente soffrono di forti dolori, fatica, perdita di peli, convulsioni ed altri sintomi. Non è contagioso, ma non vi esiste una cura ed i farmaci prescritti spesso generano effetti collaterali negativi (a volte peggiori di quelli della malattia). Sebbene la ricerca sull’uso medico della cannabis per trattare questi sintomi è ancora scarsa, le proprietà antinfiammatorie ed analgesiche di determinati cannabinoidi, li rendono una perfetta alternativa ai farmaci convenzionali.

Elenchiamo di seguito i quattro differenti tipi di Lupus, insieme ai loro sintomi

Lupus eritematoso sistemico(LES): Questa è considerata la più comune forma di Lupus. I sintomi riguardano infiammazione dei reni, del cervello e dei vasi sanguigni (interni al cervello). Può anche causare irrigidimento delle arterie. Questi problemi causano sbalzi d’umore, di comportamento, problemi di memoria, insufficienza renale, ictus, convulsioni ecc.

Lupus eritematoso cutaneo (LEC): Si limita generalmente alla pelle e spesso è provocato dalla luce solare o fluorescente diretta. I sintomi includono lesioni ed eruzioni cutanee (forme circolari, rialzate e rosse). Un segno comune è un’eruzione cutanea a forma di farfalla sulle guance e sul setto nasale

Lupus eritematoso causato dai farmaci (DLE): Questo tipo di Lupus è causato dai differenti farmaci, tra cui, ma non solo, la procainamide, isoniazide ed idralazina (anche utilizzate per il trattamento dello stesso Lupus). I sintomi sono simili a quelli presenti nel LES e diminuiscono dopo 6 mesi da quando il paziente smette di prendere i farmaci che stanno provocando la malattia.

Lupus neonatale: Non si tratta proprio di Lupus, ma piuttosto è una malattia rara che colpisce il feto in crescita, durante la gravidanza di una donna che soffre di Lupus. I sintomi possono essere malattie al fegato, irritazioni e bassi conteggi delle cellule del sangue alla nascita. Generalmente scompare dopo qualche mesi.

Gli attuali trattamenti per il Lupus includono farmaci antimalarici, immunosoppressori, antinfiammatori non steroidei, corticosteroidi e biologici. Sebbene questi narcotici possono essere incredibilmente utili per molti pazienti, essi possono anche generare effetti collaterali negativi per i reni, il fegato, lo stomaco ed il cuore, o addirittura causare danni agli occhi, di infertilità, nausea, depressione e diabete. Molte persone spendono spesso mesi cercando di trovare il giusto miscuglio di farmaci per i propri sintomi, causando lo sviluppo di consequenziali resistenze ad essi e talvolta, quando tutti falliscono, si rende necessario trovare nuovi prodotti farmaceutici.

Vari studi hanno dimostrato gli effetti antinfiammatori dei cannabinoidi, tramite differenti percorsi, come il cannabidiolo (CBD), sia con test in in-vivo che in in-vitro. In aggiunta, i cannabinoidi sono stati visti proteggere dal deterioramento causato dalle malattie autoimmuni, come l’artrite. Sebbene la reazione sul Lupus è ancora troppo poco studiata, si potrebbe presumere che il CBD possa generare gli stessi benefici antinfiammatori. Curiosamente, è stato notato che il CBD può mitigare l’infiammazione delle eruzioni cutanee e ridurre i rossori. Un’altra recente scoperta è risalita dallo studio sui flavonoidi che si trovano nella cannabis. In particolare, la Cannaflavina A ha mostrato di essere una molecola antinfiammatoria incredibilmente forte (30 volte più potente dell’Aspirina).

Un’ulteriore importante proprietà del CBD deriva dal suo potenziale analgesico. Quando il CBD viene amministrato al giusto dosaggio può aiutare ad alleviare il dolore. Ciò è stato confermato in molti studi sul dolore neuropatico e causato dal cancro. Pertanto, si può intuire l’azione analgesica sui malati di Lupus. Per questo motivo, invece di assumere antidolorifici a base di oppioidi, il CBD potrebbe diventare una risorsa migliore, più sicura, naturale e che non genera dipendenza. I farmaci derivati dall’oppio possono generare assuefazione, dipendenza, depressione, ansia, ecc.

In conclusione, sono necessari ulteriori studi sui cannabinoidi e questa malattia autoimmune, ma le loro proprietà antinfiammatorie, analgesiche e non tossiche potrebbero renderlo più allettante dei classici farmaci raccomandati, ed il cannabidiolo, per ciò che si sa, sembra essere il migliore ad alleviare i sintomi del lupus.

Ti è piaciuto questo post? Lasciaci una tua valutazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *